Ci sono legami che durano tutta la vita.
Essere imprigionati in un campo di concentramento nazista durante la Seconda Guerra Mondiale è uno di essi.
Jack Waksal e Sam Ron erano due adolescenti che si trovavano nel campo di lavoro di Pionki, in Polonia, nel 1943.
Giorno dopo giorno, i giovani uomini lavoravano duramente, spalando carbone in una fornace. Le condizioni erano terribili, con freddo, fame e paura costante.
Dopo un anno insieme, Jack e’ riuscito a scappare nel bosco, mentre Sam e’ stato liberato dai soldati americani durante una marcia della morte.
Entrambi si sono trasferiti negli Stati Uniti per iniziare una nuova vita.
Dopo decenni di separazione, i due uomini si sono incontrati casualmente a un evento del Museo Memoriale dell’Olocausto.
Lì, hanno riconosciuto i loro nomi polacchi e si sono abbracciati come fratelli ritrovati.
Oggi, Jack e Sam si sentono sollevati nel conoscere qualcuno che ha vissuto le stesse esperienze.
Sperano di rimanere in contatto per sempre e condividere la loro storia con le future generazioni.
La loro riunione è un testimone del potere dell’umanità e della resilienza di fronte all’orrore.
Nonostante le difficoltà che hanno affrontato, Sam e Jack hanno trovato un legame che durerà per sempre.