Vivere un’emergenza sanitaria mette in luce ciò che conta veramente nella vita.
Viktoria Cupay di Chicago, Illinois, aveva una relazione a distanza con Nick Baldo di San Francisco, California, quando, nel 2019, si e’ ammalata gravemente.
Affetta dalla malattia autoimmune del lupus, pensava che la febbre fosse un altro attacco.
Quando la situazione e’ peggiorata, la madre di Viktoria l’ha portata in ospedale, e le cose hanno preso una brutta piega.
I medici hanno diagnosticato la rara sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e la forma più grave di questa malattia,
la necrolisi epidermica tossica (TEN), che colpiscono meno di 5.000 persone negli Stati Uniti.
Considerata un’emergenza a causa delle bolle e delle eruzioni cutanee dolorose,
Viktoria e’ stata messa in coma farmacologico e sottoposta a tracheotomia e gastrostomia.
Dopo un mese di coma, si e’ svegliata debilitata, perdendo i capelli ed ha dovuto imparare di nuovo a camminare.
Ha trascorso 240 giorni in ospedale, ma grazie al supporto della famiglia e, soprattutto, di Nick,
il suo fidanzato che si e’ trasferito da San Francisco a Chicago per starle accanto, ha superato quel difficile periodo.
Esattamente tre anni dopo l’inizio della loro relazione, Nick ha fatto la proposta di matrimonio a Viktoria direttamente nell’unità di terapia intensiva, dimostrando di essere al suo fianco anche nei momenti più difficili.
Ora sposati, la coppia vuole ispirare altre persone affette da malattie croniche, e Viktoria,
completamente ripresasi dalla SJS e TEN, è diventata un’attivista per sensibilizzare sulla lupus e SJS/TEN.
La loro storia d’amore è un esempio di resilienza e amore incondizionato, auguriamo loro una vita piena di gioia e salute.