Durante una partita competitiva di rugby, un giovane giocatore si è sentito sopraffatto dalle emozioni
e ha iniziato a piangere, convinto di non essere all’altezza degli altri compagni di squadra.
Ha condiviso il suo malessere con l’allenatore, cercando conforto e supporto.
Un compagno di squadra accortosi della situazione, si è avvicinato al ragazzo senza esitazione.
Poggiando le mani sulle sue spalle, ha mantenuto un contatto visivo intenso e gli ha assicurato con una fiducia contagiosa
che non importa l’età, l’altezza o il peso, lui è un giocatore di rugby straordinario e appartiene a quel campo tanto quanto tutti gli altri.
“Amico, tu sei brillante nel rugby,” ha detto il compagno di squadra con il cuore pieno di gentilezza.
“Lo capisci? Sei incredibile per la tua età. Vieni qui, fammi un abbraccio. Non preoccuparti, siamo una squadra, e siamo qui per sostenerci reciprocamente.”
Quell’abbraccio sincero e rassicurante ha ridato fiducia al ragazzo insicuro e insieme sono tornati a unirsi alla partita,
pronti a dimostrare il loro valore e a sostenersi a vicenda sul campo di rugby, mostrando la vera essenza dello sport di squadra e il potere dell’amicizia.