Barbie è stato un giocattolo iconico per oltre sei decenni, ma con il passare del tempo cambiano anche le aspettative dei consumatori.
Mattel, l’azienda dietro Barbie, ha ricevuto critiche per aver perpetuato standard di bellezza irrealistici con il design originale della bambola.
Tuttavia, l’azienda ha fatto progressi negli ultimi anni per essere più inclusiva e riflettere le esperienze e le identità diverse degli individui.
Il creatore di Barbie, Jack Ryan, era un ingegnere che voleva creare un giocattolo altamente funzionale.
Il suo design innovativo includeva articolazioni mobili che permettevano alla bambola di assumere diverse posizioni, ma ha anche conferito a Barbie una figura irraggiungibile.
Uno studio dell’Università del Sud dell’Australia ha scoperto che solo una donna o una ragazza su 100.000 ha una figura simile a quella di Barbie.
In risposta a questa preoccupazione, Mattel ha introdotto versioni più diverse di Barbie.
Nel 2016, l’azienda ha apportato una grande modifica, introducendo Barbie con diversi tipi di corpo, tra cui formosa e minuta.
Nel 2023, Mattel ha compiuto un altro passo verso l’inclusione, pubblicando la sua prima bambola Barbie con la sindrome di Down.
La nuova Barbie con la sindrome di Down indossa abiti gialli e blu per rappresentare
la consapevolezza della sindrome di Down e indossa ortesi rosa, rispecchiando le esigenze di molte persone con la sindrome di Down.
La bambola ha anche collaborato con Ellie Goldstein, una modella con la sindrome di Down, per la sua presentazione al mondo.
Questa nuova aggiunta alla linea di Barbie è un significativo passo avanti per la rappresentazione della disabilità nei media mainstream.
Rendendo la bambola iconica più diversa e inclusiva, Mattel sta contribuendo a creare un mondo in cui tutti si sentono rappresentati e valorizzati.